La rubrica di oggi intervista Fabio Di Pietro, Personal Trainer di Civitavecchia (RM) nella facoltà di istruttore fitness e titolare della palestra “Fit’n’Move”
FABIO DI PIETRO
Mi chiamo Fabio Di Pietro e sono il proprietario di un piccolo centro fitness di Civitavecchia (RM), aperto a fine 2019, realizzando un sogno. Ho sempre fatto sport, mi sono sempre allenato ma è sempre stato un hobby un passatempo il mio… è diventato poi professione con il passare del tempo, perchè non mi vedevo a fare una vita da dipendente di qualcuno. Non mi piaceva l’dea di passare una vita che non mi appagasse o peggio ancora stare in un ambiente depotenziante e poco stimolante. Quindi dopo anni da operaio, ho deciso di lasciare il lavoro fisso per fare ciò che più desideravo.
Quando hai iniziato a praticare il fitness e sport in generale?
Inizio a praticare sport da piccolo, quando i miei mi portano in piscina, perche vivendo in una città di mare era fondamentale che io imparassi a nuotare… poi ho proseguito, per qualche anno.
Alle medie poi mi appassiono alla pallavolo. Dopo quasi cinque anni, passati tra panchine tante e campo poco, tra amore e odio, smetto per iniziare a fare sala pesi e sport di contatto come la Boxe, il whing chun, di nuovo boxe e infine il krav maga, abbinando però a queste attività sempre la sala pesi, per riempire i rimanenti giorni della settimana. Man mano la sala pesi prese sempre più spazio fino a diventare la mia unica pratica sportiva. Appassionandomi sempre più fino a quando dopo un brutto infortunio al ginocchio, quasi per caso, scoprii l’allenamento a corpo libero e l’allenamento funzionale, che mi dava più stimoli più varietà di allenamento e differenti intensità. Non ho più lasciato questo tipo di allenamento, anzi, ho iniziato a studiare per capire meglio cosa stessi facendo. Fino a prendere il primo attestato di istruttore.
Da quanto sei Istruttore e Personal Trainer?
Proprio quest’anno festeggio i dieci anni di attività, anche se sono sei anni che ne ho fatta la mia vera professione. All’inizio era più una passione, lo facevo come secondo lavoro e mi permetteva di arrotondare quello che era l’allora il mio lavoro principale di operaio. Ma non l’ho mai trattato come attività secondaria, anzi con il mio lavoro di operaio finanziavo vari corsi di formazione, seminari e tutto ciò che pensavo potesse farmi crescere e imparare cose nuove. Investivo e investo sempre molto su me stesso. Dopo 10 anni posso dire di accorgermi che non si finisce mai di imparare e di crescere.
Cosa si può trovare alla “Fit’n’Move”?
La Fit’n’Move nasce da un sogno, diventato obiettivo nel tempo.. Lavorando in diverse palestre ho cercato di prendere ciò che ho trovato di buono e migliorare quello che secondo la mia idea non mi piaceva. Ho voluto creare un luogo di aggregazione, prima di tutto ho voluto creare un ambiente, le persone si potessero sentire “tra amici” scherzare, staccare spina dalla routine, di lavoro e pensieri famigliari.
Alla fit’n’move trovi sorrisi e spensieratezza, puoi farti nuovi amici con i quali condividere un allenamento e non solo. Infatti organizziamo spesso cene e feste fuori dalle mura del centro. Perche si creano legami.
Secondo me a prescindere dal “perché” si va in palestra, ci si deve trovare bene nell’ambiente, con i compagni. Qui siamo una famiglia per molti, un porto sicuro per altri. C’è chi passa a salutare anche nei giorni che non si deve allenare, solo perché ha piacere di fare un saluto chi troverà li.
Quali sono gli obiettivi della “Fit’n’Move” dal punto di vista sportivo?
Dal punto di vista sportivo spesso abbiamo portato i ragazzi anche a gareggiare portando a casa ottimi risultati e diversi piazzamenti di prestigio. Ma quello che più conta, è che tutte le nostre coppe, che riempiono le mensole hanno dietro una storia da raccontare, una giornata da ricordare, passata tra amici, divertimento e risate.
Noi siamo una piccola realtà, io mi sono prefissato prima di tutto quello di creare un ambiente sano dove si può vivere momenti di serenità e spensieratezza. Divertimento. Sembrerà strano, ma il nostro più che un obiettivo sportivo è un obiettivo sociale.
Perche credo che lo sport in primis debba portare aggregazione, divertimento e benessere psicofisico, prima ancora di un risultato sportivo. Per quello ci sono altre realtà che sono più attrezzate di noi.
Cosa è importante per raggiungere dei buoni risultati?
Sicuramente la costanza. Senza, secondo me, non vai da nessuna parte. Ci vuole metodo, ci vuole chi ti segue, ci vuole una buona programmazione, ma se non metti costanza, non metti dedizione, difficilmente riesci a raggiungere un obiettivo, qualsiasi esso sia, di performance, estetico o di riabilitazione.
Che consigli daresti a chi si iscrive per la prima volta in palestra?
Dico sempre di fare una cosa che innanzitutto piace, non fatevi influenzare dai genitori, dagli amici, fate sempre ciò che vi piace. Ma questo è più un consiglio per la vita in generale.
Hai altri interessi ?
Si mi occupo di investimenti, digitali e immobiliari. E quando ho modo, cerco di aiutare per quel che posso, il prossimo. Sempre con la mia associazione ma anche privatamente, ho fatto e continuerò a fare beneficienza, sia per i bambini meno fortunati, raccogliendo giocattoli, soprattutto, nel periodo di Natale, o gli per gli animali, raccogliendo tutto ciò che può essere di aiuto alle associazione che se ne occupano.
Sono dell’idea che quando si ottiene qualcosa dalla vita bisogna anche restituire al mondo qualcosa
Il tuo motto?
Si… uno ne ho che mi aiuta nella vita in generale, “puoi non essere responsabile per la situazione in cui ti trovi, ma lo sarai se non fai nulla per cambiarla”. È una frase celebre di Martin Luther King, e ne ho fatto un mio credo, un mantra. Mi è servita come carica per cambiare la mia vita e uscire da situazioni dove non ero felice e in difficoltà.