Nelle sue Instagram Stories, Michele Morrone racconta di aver trovato la macchina rigata e parla direttamente al suo hater, di cui conosce l’identità, accusandolo di essere invidioso e povero.
Immaginiamo che chiunque di noi, trovando la carrozzeria dell’auto rigata, darebbe in escandescenze, visto quanto costano queste riparazioni dal carrozziere, specie se la macchina in questione non è un’utilitaria. Proprio questo è accaduto a Michele Morrone, star del film erotico polacco 365 giorni, che nelle sue Instagram Stories si è sfogato contro l’hater di turno che dice di conoscere benissimo. Sul fatto l’attore e modello è tornato più volte, rivolgendo dai suoi social un messaggio diretto al colpevole.
Michele Morrone e la risposta a chi gli ha sfregiato la macchina
A quanto pare, Michele Morrone si trova da tempo perseguitato da un hater (o uno stalker, chissà), come ha rivelato sui social, mostrando la fiancata della sua auto, con un lungo graffio lasciato da una chiave, un classico. Così l’attore e cantante ha commentato l’accaduto: “Guardate come alcune persone si divertono a rovinare la macchina di qualcun altro, solo perché forse sono gelosi”. Poi, in un post nelle sue Instagram Stories, si è rivolto direttamente al responsabile, che lascia intendere di conoscere: “Al genio che ieri sera si è divertito a graffiarmi tutta la macchina con una chiave: io domani mattina cambio macchina, se voglio, e me ne prendo una nuova. Tu invece rimani il solito coglione invidioso di sempre. Ti bacio”.
Ma non è finita qua, perché Morrone evidentemente si è arrabbiato tantissimo per l’accaduto e ha continuato in una serie di IS a parlarne, in italiano e in inglese, dicendo di conoscere l’identità del vandalo e di aver ricevuto da lui messaggi minatori:
“Il fatto è che io ho capito chi sei, sono anni che mi mandi questi messaggi minatori, preannunciando quello che avresti fatto. Si vede che ieri mi hai seguito, ti sei divertito, però io magari domani mi alzo, voglio comprarmi una Lamborghini e lo faccio. Tu rimani là, con la chiave in mano, rimani lì e guardi, con la chiave della cantina in mano”.
Non sappiamo ad ogni modo se sia un messaggio efficace quello di insultare qualcuno che ce l’ha con te, accusandolo di essere invidioso e povero. Le parole di Michele Morrone suonano un po’ come la famosa frase del marchese del Grillo e ostentare i propri soldi non è molto elegante. Può essere perfino controproducente e spingere l’hater in questione – speriamo di no – ad alzare la posta.